Permuta di auto usate tra privati
Nel caso di permuta di auto usate tra privati, c’è un’informazione molto interessante da conoscere.
Secondo il Codice Civile in materia di permuta di autoveicoli fra privati, le spese di trasferimento devono essere suddivise in parti uguali fra i permutanti. Come? Addizionando le spese di passaggio di proprietà e poi dividendole per due come ricorda l’art. 1554 del Codice Civile
E’ però sempre più diffusa una prassi: in pratica, quando si effettua una permuta di automobili fra privati, sempre più spesso tale regola non viene presa in considerazione e così finisce che – anche a causa delle normative vigenti in materia di passaggio di proprietà di un veicolo – colui che diviene di fatto proprietario di una vettura di potenza maggiore di quella che cede attraverso la permuta, si ritroverà a pagare anche un maggior costo per le spese di trasferimento di proprietà.
Come sappiamo, la normativa vigente prevede che i costi del passaggio di proprietà vengano calcolati in base ai kw (potenza) producendo in tal modo un eventuale maggior spesa per il contraente che acquisisce la vettura di potenza maggiore.
Ecco perché è bene che prima di stipulare il contratto di permuta tra vetture si stabiliscano chiaramente le regole anche in tal senso.
Anche nel caso di permuta di automobili usate tra privati, possiamo trovarci nel caso di permuta pura – quando cioè le due automobili dopo le valutazioni del caso siano di pari valore economico – o di permuta con conguaglio: quest’ultima opzione è comunque più diffusa, dal momento che la parità di valore economico risulta essere assai rara.
Il valore delle automobili si valuta attraverso alcuni parametri: anno di produzione, di immatricolazione, stato effettivo della vettura, pregio della marca.